Festival della Scienza

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Comunicati stampa

25.10.2011

Il pesce robot alla conquista di Genova: “Perché non farlo studiare ai bambini all’Acquario?”. Intervista con Maurizio Porfiri: 35 anni e un laboratorio a New York. Ma non chiamatelo cervello in fuga

Genova, 24 ottobre 2011. Il pesce robot si muove con l’iPhone. È un infiltrato, si mimetizza nel gruppo di pesci veri e poi riferisce tutto. “Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l’ha già creata”, diceva Einstein. Proprio così: ma i pesci robot di Maurizio Porfiri, scienziato trentacinquenne a capo del Dynamical Systems Laboratory del Politecnic Institute della New York University, vanno ancora oltre. Più veri del vero, attraggono i pesci che stanno imitando. Domani riusciranno a nuotare in profondità, interagire, raccogliere informazioni su come comunica il “branco” o orientarlo per farlo spostare da acque contaminate. Oggi sono anche un’attrazione per i bambini all’Acquario di New York, ma Porfiri lancia l’idea: “Mi piacerebbe portarli all’Acquario di Genova”.
 
25.10.2011

Alla scoperta della chimica, laboratori e mostre per grandi e piccini

Genova, 24 ottobre. E se fosse possibile creare una plastica che si scioglie nell'acqua? O carburante e creme per il viso dall'olio usato in cucina? O combustibile dall'acqua? Tutto questo non è un sogno, è possibile dimostrarlo. Il contenitore “Spazio alla chimica” nella Piazza delle Feste al Porto Antico ha proprio lo scopo di mostrare in quante occasioni la scienza ci torni utile. E che a volte può essere addirittura divertente.
 
24.10.2011

Il cervello artificiale è possibile? Una discussione tra scienza e ingegneria

Genova, 23 ottobre 2011. Intelligenza artificiale. Un concetto che ha solleticato la mente di scrittori e registi e che è ormai entrato nell'immaginario comune. Oggi questo tema è stato anche oggetto del simposio organizzato dal Massachusetts Institute of Technology (MIT) in collaborazione con l'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), in una Sala del Maggior Consiglio tanto affollata che risultava difficile trovare una sedia vuota. Il titolo della conferenza era proprio “Scienza ed ingegneria dell'intelligenza”.
 
24.10.2011

Il Cnr: un ponte tra cultura e società. Ovvero, genio e arte dell’arrangiarsi. Storia di Rita e gli altri

Genova, 23 ottobre 2011. Il “ponte tra cultura e società” che ha segnato la scienza del nostro Paese non ha bisogno di fare bilanci. Si può solo raccontare, con un puzzle di storie che sono diversissime tra loro. Ma che hanno tutte, in comune, la visionaria lucidità di aver creato qualcosa che “nessun’altro in quel momento poteva fare”. Mettendo insieme cervelli e personalità, genio e arte dell’arrangiarsi. L’orgoglio del Consiglio Nazionale delle Ricerche, la sua funzione essenziale nella crescita culturale del Paese – sintetizzate nel libro Nuovi ponti tra scienza e società (Bollati Boringhieri) e dalla conferenza con Pietro Calissano e Paola Santoro in Sala del Minor Consiglio - non ha nulla di retorico. Parla di sfide vinte, ma anche di frustrazioni quotidiane, di un sistema che “intorno ci blocca”. E della voglia di andare sempre oltre. Come Rita Levi Montalcini, che ancora oggi, quando le si chiede del passato, dice: “Io guardo avanti”.
 
24.10.2011

La ricerca riparte dall'Italia, con l'aiuto di scuole di eccellenza e aziende

Genova, 23 ottobre 2011. In occasione dei festeggiamenti per i 150 anni d'Italia, vale la pena fare il punto su quello che gli italiani hanno fatto nella storia della ricerca, ma anche di quello che potranno fare in futuro: dove sono i nostri ricercatori oggi? Come possiamo valorizzarne le capacità? A queste domande si è cercato di rispondere nella conferenza “Imprese per la Conoscenza”, tenutosi nella Sala delle Letture Scientifiche, al quale sono intervenuti Luca De Biase, responsabile di Nòva24, Mario Rasetti, Presidente della Fondazione ISI di Torino e Giampiero Giacardi di Autostrade per l'Italia.
 
23.10.2011

Anil Ananthaswamy spiega gli esperimenti dei fisici-monaci, tra silenzio e un po' di paura

Genova, 22 ottobre 2011. “La materia che conosciamo, quella di cui sono fatti i nostri corpi e le nostre galassie, rappresenta solo il 4% della massa dell'universo. Il resto del cosmo è qualcosa a noi quasi totalmente sconosciuto, materia ed energia talmente enigmatiche da venire chiamate oscure: ci sono esperimenti nel mondo, condotti in condizioni estreme, il cui unico scopo è scoprire cosa siano.” Sono queste le parole con cui Anil Ananthaswamy, collaboratore della rivista americana New Scientist ed autore del libro “The edge of physics”, ha aperto la sua lectio magistralis. Lo scrittore, laureato in ingegneria elettronica in India, è intervenuto oggi in una gremita Sala del Maggior Consiglio, per una lezione particolare. Il tema: i confini della fisica, e in particolare gli esperimenti di avanguardia nel mondo che cercano di rispondere ad alcune delle domande più complesse della fisica. Secondo Ananthaswamy, infatti, saranno proprio gli esperimenti condotti in condizioni al limite che spiegheranno alcuni dei più grandi segreti della scienza, come quelli che riguardano energia e materia oscura.
 
22.10.2011

Non solo “box”: il container come simbolo di un mondo che cambia. Perché il Porto, spiegano Marc Levinson, Jean Pierre Lecomte e Hercules Haralambides, è innovazione. Deve dialogare con la città, attirare forza lavoro. E, perché no, essere cool

Genova, 22 ottobre 2011. Una scatola per cambiare il mondo. È questa, infatti, la vera rivoluzione del container, “The Box”, come il titolo del libro di Marc Levinson. Ma la vera sfida delle città portuali del futuro non è solo tecnica: perché in un mondo globale, dove la forza lavoro è mobile e il porto è in relazione e in concorrenza con altri porti lontani geograficamente, è renderlo cool. Interessante, multilingue, ricco di una forza lavoro altamente qualificata. Il porto, d’altronde, è proprio questo: “Un’area di forte sperimentazione”. E il domani va in un’unica direzione: un dialogo sempre più stretto con la città e i suoi abitanti. Così, anche Genova entra in rete: firmando un protocollo con il porto di Aversa e l’Aivp (Le rosea mondiale des villes portuaires).
 
21.10.2011

Il Festival “motore della Smart City” e “lievito per il futuro della città”: con l’inno americano e quello di Mameli prende il via la nona edizione 150 e OLTRE

Genova, 21 ottobre 2011. Il Festival della Scienza come motore, “lievito di quello che la città sta per diventare”. Il sindaco di Genova Marta Vincenzi e il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando rendono omaggio alla manifestazione che ha “ri-orientato lo sviluppo della città e della regione”, “segnando le scadenze” e contribuendo alla nascita di strutture “che nove anni fa non esistevano”. Si apre così, con un bilancio del passato e lo sguardo fisso all’oltre, questa nona edizione del Festival della Scienza in una Sala del Maggior Consiglio dove i ricercatori del Cnr intonano l’inno americano e poi quello di Mameli. Il pubblico si alza in piedi e ci si commuove, anche, per questo inizio che guarda ai giovani. “Che sono il nostro oltre”, dice il console generale degli Stati Uniti Kyle Scott.
 
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