Festival della Scienza

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Alla scoperta della chimica, laboratori e mostre per grandi e piccini

Gli animatori del Festival sono pronti a far sporcare le mani a chiunque voglia provare, a partire dai bambini di sei anni. I giochi interattivi sono infatti pensati per funzionare per tutte le età. I più piccoli possono scoprire i segreti della materia nella mostra “Questione di... Chimica”, ma anche giocare con un particolare tipo di plastica biodegradabile: molecole d'acqua sono capaci di legarsi con quelle di questo materiale che se immerso nel liquido in pochi minuti è completamente sciolto. È così che i bambini imparano a salvare spazio e salvaguardare l'ambiente, e nel frattempo possono maneggiare la sostanza che immersa in acqua (ma non a contatto con il detersivo, per esempio) da solida diventa prima viscida e poi si scioglie letteralmente tra le dita. Sempre per i bambini a partire dalle elementari un ulteriore spazio dedicato al riciclo. Se spesso non si sa bene come disfarsi dell'olio usato, perché gettarlo nello scarico danneggia l'ambiente, i piccoli futuri scienziati del Festival sapranno come riutilizzarlo. I bambini imparano che i componenti possono essere separati e poi impiegati in due ambiti diversissimi. Divisi in gruppi possono così osservare come dall'olio della frittura si ricavi biodiesel, che può essere usato come carburante per i mezzi di trasporto. E anche come ricavarne la glicerina usata in campo cosmetico, nello stand sono proprio i più piccoli a creare con le loro mani una crema di bellezza. Per i più grandi non può mancare il tema dell'Unità d'Italia, in una mostra che racconta insieme la scienza dell'Ottocento e l'Italia unita, La chimica e l'Unità d'Italia; accanto La chimica del Tricolore, dove è anche possibile giocare con i colori della bandiera italiana attraverso reazioni chimiche. Ma non solo, se si è interessati al solare e alle energie rinnovabili, all'interno dello spazio è possibile trovare un laboratorio che si spiega come funzionano le celle solari di nuova generazione, che copiano il processo della fotosintesi clorofilliana (Imitando la fotosintesi: celle solari a colorante). O come produrre combustibile dall'acqua, in un processo che non prevede scorie. Il carburante è l'idrogeno, che viene usato per lanciare i razzi nello spazio. È un materiale molto prezioso che permette tutto questo: tramite l'uso di nanoparticelle di platino ed alcune reazioni chimiche è possibile produrre molecole di idrogeno. Il processo non prevede scarti, perché l'idrogeno prodotto e bruciato può rientrare nel ciclo dell'acqua. Sono veramente numerosi i laboratori proposti ai visitatori, oltre a quelli già nominati ci sono Come sei appiccicosa!, Cristalli giganti: da Genova a Naica, Il mistero dei cristalli giganti, GioChimicAndo, La natura della chitina, Nuota con noi fra ioni ed elettroni, Plasticville.
 

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