Festival della Scienza

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Comunicati stampa

06.11.2010

Esperimento maratona. Ovvero, arte e scienza non stop. Dove si trasforma (anche) l’acqua in vino

Genova, 5 novembre 2010. L’idea può sembrare assurda. Irrealizzabile. Insensata. Ma forse è proprio per questo che è geniale. E funziona: l’esperimento maratona, una 24 ore non stop di esperimenti a tema dove arte, architettura e scienza diventano un tutt’uno, sta facendo proseliti in tutto il mondo. “E pensare che tutto è iniziato nella mia cucina”: Hans Ulrich Obrist è “il” curatore. Curatore al cubo, visto che ha messo insieme di tutto e di più: “Ma sempre grandi artisti e grandi scienziati: l’importante è che il livello sia alto”. Solo che nelle sue mostre il pubblico è parte integrante. “E chi partecipa non ha a disposizione uno spazio. Ma tempo”.
 
06.11.2010

Le nuove terapie con le cellule staminali. Ovvero, la più grande rivoluzione dopo la pillola

Genova, 5 novembre 2010. La scoperta è di quelle dirompenti. Capace di cambiare radicalmente la vita delle persone: un po’ come gli anticoncezionali, “che hanno permesso di separare il sesso dalla procreazione”. Terapie con le cellule staminali spiegate agli studenti: ovvero, come abbattere i più triti luoghi comuni. Uomini clonati? Embrioni sfruttati? “Tutte semplificazioni giornalistiche”. All’Acquario, per seguire la lezione di Giulio Cossu i ragazzi si ammucchiano anche sugli scalini. Ed escono con una consapevolezza: “Se non si affrontasse nessun rischio, la scienza sarebbe ferma”.
 
06.11.2010

Le regole impossibili

Genova, 5 novembre 2010. Come interpretare in maniera corretta, oggettiva e dunque scientifica le discrepanze tra la costituzione italiana e le sue più svariate applicazioni nella vita reale? Servirebbe l’occhio acuto della botanica, della biologia e dell’astronomia per capire l’intricata giungla legislativa, il brodo primordiale nel quale galleggia la nostra costituzione. Al Festival della Scienza ci ha provato un pool variegato di esperti: Gherardo Colombo ex magistrato, autore del libro “Sulle Regole”, e i giornalisti Roberto Speziale Bagliacca e Emilio Deleidi, che incrociando i rispettivi saperi si sono misurati sul grande paradosso della regola italiana.
 
05.11.2010

Pappagalli, robot e assi da stiro: finale scoppiettante all’orizzonte per l’ultimo week-end del Festival

Genova, 5 novembre 2010. Abbiamo visto foglie artificiali produrre energia solare. Matematici calcolare la caduta delle fette di pane imburrato. Abbiamo intravisto la cura del cancro, sbirciato oltre i confini dell’universo. L’abbiamo gustata, annusata, toccata questa scienza oltre l’Orizzonte, che con più di trecento eventi e un boom da tutto esaurito ha trasformato la città in un grande laboratorio. Ma c’è ancora molto. Perché nell’ultimo fine settimana, questa ottava edizione calerà i suoi assi nella manica. Assi da stiro, anche, visto che domenica, alle 11 nell’Aula San Salvatore ci sarà Bruno Bozzetto con i suoi cartoons, per spiegare il legame tra scienza e animazione. E poi impareremo che i pappagalli sanno contare, con Irene Pepperberg. Vedremo robot in corsia d’ospedale, ci abbandoneremo ai piaceri più sfrenati con la lectio di Paul Bloom, che ci dirà Perché godiamo? Fino a uscire a riveder le stelle, letteralmente: durante l’incontro con Piero Boitani.
 
04.11.2010

Cosa farà cambiare tutto? Il web come rivoluzione del pensiero. Spiegata da tre guru del pensiero contemporaneo: Steward Brand, Clay Shirky e John Brockman

Genova, 2 novembre 2010. Al Festival della Scienza, all’interno del programma TelecomIncontra, a Palazzo Ducale, nella Sala del Maggior Consiglio, sabato 6 novembre alle 18.30, John Brockman, Stewart Brand, e Clay Shirky proveranno a rispondere a una domanda che ha il sapore della provocazione: Cosa farà cambiare tutto? Questa domanda è oggetto di un libro curato dallo stesso Brockman (“Come cambierà tutto. Le idee che trasformeranno il nostro futuro” - Il Saggiatore), in cui gli scienziati coinvolti puntano su un tema comune: l’investigazione scientifica ad ampio raggio sta per cambiare il mondo, e internet è il suo grande palcoscenico.
 
04.11.2010

Dagli atomi alla complessità. Le marmitte catalitiche di ultima generazione spiegate dal Nobel Gerhard Ertl

Genova, 3 novembre 2010. Le marmitte catalitiche, una zebra e “La notte stellata” di Van Gogh. Direte: e che c’entrano? C’entrano, se a spiegare la natura e le sue strutture è il premio Nobel per la Chimica 2007 Gerhard Ertl. Che incanta i tanti studenti in Sala del Maggior Consiglio, venuti a seguire uno degli incontri più attesi di questa edizione del Festival della Scienza. Perché “arte e chimica sono molto legate”. Entrambe, infatti, a modo loro, cercano di simulare quello che si osserva in natura. Così, mentre il Nobel ti spiega la catalisi con tutti i suoi complicati passaggi, a guardare gli atomi sullo schermo che si scontrano tra loro viene in mente un quadro di Paul Klee. E tutto sembra molto più chiaro.
 
04.11.2010

Un nuovo vaccino contro il virus delle chiocciole: la malattia tropicale più feroce dopo la malaria

Genova, 3 novembre 2010. La chiamano la febbre delle chiocciole. E dopo la malaria, è la più frequente malattia nei Paesi in via di sviluppo, dove colpisce più di 200 milioni di persone. E altri 700 milioni, tra cui molti bambini, sono a rischio. La schistosomiasi, soprattutto in Africa, è una vera e propria piaga. Ma oggi un vaccino è possibile: Rashika El Ridi, professore di Immunologia al dipartimento di Zoologia dell’Università del Cairo, racconta in Sala del Minor Consiglio la guerra al virus. Che è “come una lepre, a cui dare la caccia”. E a prenderla, manca davvero poco.
 
03.11.2010

In ricordo di Nicola Cabibbo. Ovvero, l’ intelligenza tranquilla” di uno dei più importanti fisici del ventesimo secolo

Genova, 2 novembre 2010. Un “bottegaio della fisica”. Perché come un vero artigiano, non provava nessun timore davanti ai problemi. Semplicemente, li risolveva: poco per volta, senza inibizioni, con lo strumento della sua intelligenza. Viene in mente il celebre slogan di Mitterand della “force tranquille”, ascoltando questo ricordo di Nicola Cabibbo, nell’aula San Salvatore.
 
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