Da bambini, abbiamo tutti visto Braccio di Ferro moltiplicare le sue forze e sbaragliare gli avversari dopo aver mangiato una scatola di spinaci. Il mito che mangiando spinaci si diventa forti come Braccio di Ferro nacque a scopo promozionale, per invogliare i bambini a stare a tavola senza fare capricci. Il personaggio dei cartoon fece così la fortuna dei coltivatori di spinaci, al punto che i contadini di Crystal City nel Texas, nel 1937, gli eressero una statua. Allepoca, gli spinaci erano largamente presenti nella dieta dei pugili perché si riteneva contenessero una grande quantità di ferro. Ben presto però ci si accorse che questa considerazione era falsa. A causa di un banale errore di battitura una virgola al posto sbagliato i nutrizionisti attribuirono agli spinaci un contenuto di ferro 10 volte superiore al reale. Per uno strano caso del destino, a distanza di molti decenni, gli spinaci sono tuttavia tornati ad essere considerati un alimento in grado di migliorare la prestazione fisica. Numerosi studi pubblicati negli ultimi anni hanno infatti dimostrato che in seguito allassunzione di piccole dosi di nitrati inorganici, sostanza di cui spinaci e altre verdure sono molto ricchi, si riduce il consumo di ossigeno necessario a sostenere un determinato sforzo. Tutto perché i mitocondri, le piccole "centrali energetiche" delle cellule, grazie ai nitrati diventano più efficienti e consumano appunto meno ossigeno. Non serve comunque fare indigestione di ortaggi: le dosi di nitrati efficaci sono quelle che si trovano in una normale porzione di spinaci o in due, tre barbabietole. Ma attenzione, resta da chiarire cosa succede se il consumo si prolunga nel tempo: finora infatti gli studi si sono limitati a periodi di pochi giorni. Se lassunzione cronica di queste sostanze si dimostrerà innocua per la salute, si potrà pensare di utilizzarla anche in tutte quelle patologie in cui la tolleranza allesercizio è fortemente ridotta.
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CNR - IBFM - Isituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare, Associazione Festival della Scienza