Il futuro è anche nellalimentazione. Lindustria alimentare genera ogni anno milioni di tonnellate di sottoprodotti, che attualmente sono valorizzati solo in parte e per lo più vengono gestiti come rifiuti, con conseguenze negative per la sostenibilità ambientale ed economica. LUnione Europea investe sempre di più su unalimentazione sostenibile, per questo ha finanziato NAMASTE: un progetto di ricerca coordinato dallUniversità di Bologna, che coinvolge sette partner europei, in collaborazione con lIndia. Lobiettivo di una rete scientifica così estesa? Il recupero e la valorizzazione dei sottoprodotti dellindustria che lavora i cereali e la frutta. Le forze in campo cercano di mettere a punto approcci industriali a basso impatto ambientale per la conversione della crusca di grano e dei sottoprodotti della lavorazione degli agrumi in ingredienti alimentari naturali: fibre alimentari, prebiotici, vitamine, antiossidanti e aromi. Questi potranno poi essere combinati per la preparazione di nuovi prodotti alimentari nutrienti, semplici e facili da usare (purea di frutta, snack e prodotti da forno, bevande, corn-flakes e yogurt). Ciò che non può essere utilizzato per lalimentazione, viene lavorato per la preparazione di un nuovo mangime per acquacoltura. I risultati attesi riguardano quindi i processi industriali e linnovazione nella produzione alimentare per la realizzazione di alimenti naturali e sani. Ma in tutto questo gioca un ruolo fondamentale il valore della salvaguardia ambientale, il risparmio economico e la facilitazione degli scambi tra i mercati europeo e indiano.
Biografie
Fabio Fava è laureato con lode in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche e ha conseguito un Ph.D. in Microbiologia. È Professore Ordinario di Biotecnologie Industriali ed Ambientali presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Bologna. Ha oltre 180 lavori di cui almeno 20 su riviste di medio-alto IF dedicati alla valorizzazione biotecnologica di sottoprodotti ed effluenti dellindustria alimentare. Coordina il progetto EU NAMASTE(FP7) dedicato alla valorizzazione integrata dei sottoprodotti della lavorazione dei cereali e della frutta. Coordina la sezione di Environmental Biotechnology della European Federation of Biotechnology (EFB) e la sezione di Biotecnologie Industriali & Ambientali della piattaforma tecnologica SusChem Italy; è Delegato del Governo Italiano nelle Task Forces Industrial Biotechnology e Environmental Biotechnology dell'OECD (OCSE) e nel Ad-hoc Advisory Group for Biobased Products della DG Enterprise and Industry della Commissione EU.
A cura di
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Associazione Festival della Scienza
In collaborazione con
Università di Bologna - Facoltà di Ingegneria
Note