Si prevede che, entro il 2030, la popolazione sopra i 65 anni in Europa aumenterà dal 25 al 40%. La sfida, allora, è riuscire a invecchiare in salute, migliorando la qualità della vita, riducendo malattie e disabilità, costi sociali e spesa sanitaria. A tal fine, una alimentazione adeguata può avere un ruolo importante. Il progetto europeo NU-AGE punta dunque a contrastare l'invecchiamento realizzando una dieta su misura. Variabili ambientali, genetiche e casuali sono tutti elementi eterogenei che contribuiscono a degradare il nostro corpo. Tra questi fattori, la nostra dieta ha un ruolo primario e determina, fra l’altro, cambiamenti profondi nel nostro organismo e, addirittura, nel nostro DNA. L'ipotesi alla base di NU-AGE è che un approccio integrato, che riguardi la dieta in tutti i suoi componenti, possa avere sulla salute effetti benefici notevolmente maggiori rispetto ai tradizionali interventi che inseriscono nella dieta un singolo nutriente. 1250 volontari, tra i 65 e i 79 anni di cinque paesi europei (Italia, Francia, Gran Bretagna, Paesi Bassi e Polonia) si sottoporranno per un anno alla dieta speciale messa a punto dai dietisti protagonisti del progetto. Nei quattro anni successivi, scienziati, statistici, nutrizionisti ed esperti di marketing analizzeranno i dati raccolti, per mettere a punto prototipi di cibi fortificati. Riusciranno a trovare gli alimenti per la terza età?

Aurelia Santoro è Assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Patologia Sperimentale dell’Università di Bologna e, dal giugno 2011, è il responsabile scientifico del progetto europeo NU-AGE. Santoro ha conseguito il dottorato di ricerca in bio-patologia molecolare nel 2006 e da anni si occupa di biologia molecolare nel campo dell’invecchiamento e delle malattie età-correlate nell’uomo, contribuendo ad oltre 20 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali con peer-review e partecipando a diversi congressi internazionali.

Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Associazione Festival della Scienza

Università di Bologna - Dipartimento di Patologia Sperimentale, Università di Bologna - Dipartimento di Scienze Farmaceutiche