Immaginate un mondo in cui non fosse possibile avere memoria di nessun evento della nostra vita o un altro in cui fossimo costretti a ricordare tutto. La memoria umana ha un ruolo chiave nella nostra esistenza ed è un affascinante, quanto misterioso, oggetto delle ricerche in neuroscienze cognitive. Attualmente sappiamo distinguere diversi tipi di memoria e li localizziamo nelle strutture neurali coinvolte con una certa precisione. Molto meno noti sono invece i meccanismi neuronali coinvolti. Un ruolo fondamentale è svolto dalla materia bianca, costituita dalla mielina che riveste i nervi. Studi recenti correlano il DNA mitocondriale al consolidamento della memoria e alla trasmissione dei comportamenti: mutazioni di tale DNA determinano scompensi nella memoria remota spaziale. Questo fa sorgere nuove domande: la memoria individuale e quella specie-specifica possono essere controllate dalle capacità energizzanti della mielina? E qual è il ruolo del DNA mitocondriale nella trasmissione parentale del comportamento? In un futuro prossimo potremmo forse scoprire che memoria, energia e comportamento hanno un profondo legame tra loro.