Un bizzarro, comicissimo spettacolo di tragedie in due battute, canzoni, strane storie, monologhi, dialoghi travolgenti e amari recitati e agiti dai personaggi simbolo di Altan, per raccontare lItalia contemporanea, a cavallo tra farsa e tragedia. Un tinello italiano fatto di autoironia, meschinità e lucida analisi del presente. Altan in palcoscenico. Per far sorridere e anche un po deridere, nei modi nevrotici, illuminati, sofisticati e acutamente contemporanei che sono segno caratteristico dello scrittore, narratore, disegnatore italiano più geniale e fulminante.
Recitato e cantato da nove attori, lo spettacolo disegna attraverso le suggestioni della satira, della cronaca, del racconto politico, della comicità, del teatro di impegno civile, una realtà caleidoscopica, sociale e di costume, che fotografa perfettamente il nostro tempo di cittadini consumatori, immobili e catatonici, imprigionati in un microcosmo miserabile, inetto e pantofolaio, un tinello italiano, appunto, dove si ride amaramente e non si sa come reagire al peggio.
A cura di
Teatro dell'Archivolto