La luce, sebbene immateriale, è un protagonista importante del nostro quotidiano. Interagendo con la materia, può trasformare la sua struttura, producendo nuove specie chimiche, come ad esempio i "radicali liberi", potenzialmente dannosi, ma anche utilizzabili a fini terapeutici. Alcuni cristalli possono modificare così profondamente la loro struttura da poter vincere, con la sola forza dei legami molecolari, la resistenza di oggetti dal peso molto superiore a quello dei cristalli stessi. I LED e gli OLED sono applicazioni tecnologiche d'avanguardia che sono in grado di trasformare la corrente elettrica in luce, garantendoci risultati incredibili e energeticamente efficienti. Alcuni farmaci, sfruttando la luce, possono colpire selettivamente le cellule malate, uccidendole e avviandoci alla guarigione. Certo, quando si parla di farmaci esistono delle cautele, come evitare di esporsi eccessivamente al Sole dopo l'assunzione, o conoscere la chimica alla base della loro potenziale fototossicità. La luce ha una risposta per molte delle nostre domande: insieme alla chimica, forma una coppia bella e potente.
Biografie
Ilse Manet ha conseguito la laurea in Chimica presso lUniversità Cattolica di Leuven. Ha ottenuto il PhD in Scienze Chimica allUniversità di Bologna, portando avanti una ricerca sulluso di sistemi supramolecolari luminescenti come antenne e sensori. Dal 2001, è Ricercatore presso lISOF, lIstituto per la Sintesi e la Fotoreattività, dove svolge ricerca nel campo delle interazioni non-covalenti nei sistemi host-guest di interesse biologico, delle proprietà fotochimiche e fotofisiche dei farmaci e delle reazioni fotochimicamente indotte.
A cura di
Area CNR - INAF di Bologna, Associazione Festival della Scienza
In collaborazione con
CNR - ISOF