Energia e qualità sono alla base dell’intero mondo scientifico, così come lo sono nella fisiologia dei sistemi viventi. Il mitocondrio, nella sua funzione complessa e necessaria, le modula entrambe: la comprensione della sua biologia risulta perciò fondamentale per comprendere il funzionamento della vita. L’alterazione della funzione mitocondriale è inoltre una caratteristica comune a moltissime patologie neurodegenerative, come le miopatie, le nefropatie e i tumori. E molteplici sono le evidenze sperimentali che dimostrano la disfunzione mitocondriale come caratteristica predominante nelle malattie associate a progressiva e irreversibile degenerazione dei tessuti e in particolare in quelle della senescenza: la neurodegenerazione su tutte. La messa a punto di nuove strategie terapeutiche per queste malattie passa dunque per la comprensione delle vie regolatorie di energia e qualità cellulare, ossia proprio dallo studio dei mitocondri.

Michelangelo Campanella, laureato in Italia presso l’Università di Ferrara nel luglio 2001. Nel Febbraio 2005 conseguisce il PhD in Farmacologia nella stessa Università. Trasferitosi nel Regno Unito per collaborare con M. R. Dunchen, presso l’University College di Londra, acquisisce competenze nell’ambito della Fisiologia Mitocondriale e della Bio-Energetica Cellulare. Gli viene conferita la carica di Ambasciatore della prestigiosa Biochemical Society. Dal dicembre 2010 è Capo Laboratorio dell’Unità di Ricerca Metabolism in Brain Diseases presso l’Istituto Ebri (European Brain Research Institute) fondato dal Premio Nobel Rita Levi-Montalcini. Recentemente ha vinto il premio BBSRC (New Investigator Award of the Biotechnology and Biological Sciences Research Council).

Silvia Bencivelli è medico ma fa la giornalista scientifica. Lavora nella redazione di «radio3 scienza» ed è tra le inviate di «cosmo» (Raitre). Collabora con riviste e giornali («il Manifesto», «Le Scienze») e ha scritto due libri: Perché ci piace la musica (Sironi editore, febbraio 2007) e Il sesso a test (Alpha test editore, maggio 2008), entrambi tradotti in francese dalla casa editrice Belin.