La tecnologia di cattura e sequestro della anidride carbonica rappresenta uno dei mezzi più idonei per stabilizzarne la concentrazione in atmosfera. Si tratta di un insieme di tecnologie per catturare il biossido di carbonio proveniente dai reflui industriali, trasportandolo e stoccandolo geologicamente a profondità superiori agli 800 metri. Posso essere sfruttati sia siti acquiferi salini profondi, sia depositi ormai quasi esauriti di idrocarburi (petrolio, gas naturali), nonché strati di carbone profondi. Il sequestro geologico dell'anidride carbonica prevede tre differenti meccanismi chimico-fisici:  l'intrappolamento come fase gassosa separata, la sua solubilizzazione nella fase acquosa ed il sequestro permanente entro i reticoli cristallini dei minerali. Questa tecnologia può essere inoltre utile per gestire l'anidride carbonica proveniente dalla produzione - per scissione della molecola d'acqua - dell'idrogeno, da usare come combustibile. In Italia, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha svolto un lavoro di base, stilando il catalogo di siti di stoccaggio su basi geofisiche, geochimiche, geologiche ed in base a dati di ingegneria di serbatoio. In particolari siti di interesse industriale, l'INGV ha avviato studi di fattibilità per la scelta di un sito definitivo: un impegno che guarda a un futuro energeticamente ed ecologicamente sostenibile.

INGV - Laboratorio Didattica e Divulgazione Scientifica