Chi non si è mai fatto rapire, naso all’insù, dalle meravigliose evoluzioni dei grandi stormi di uccelli, nei cieli invernali delle nostre città. Forme affascinanti e mutevoli create dal movimento degli animali, spesso in duello aereo con un falco predatore: tutto questo è uno spettacolo incantevole e, allo stesso tempo, un mistero scientifico. Da sempre la scienza si interroga sui meccanismi fondamentali del comportamento collettivo animale, non solo nel caso degli uccelli, ma anche per i banchi di pesci, gli sciami di insetti e i grandi gruppi di mammiferi. Numerose teorie e modelli matematici, di origine sia biologica che fisico-matematica, hanno cercato di descrivere questi fenomeni. Purtroppo la ragionevolezza di tali teorie e modelli è stata sostanzialmente indecidibile, a causa della scarsezza di dati empirici. Qui raccontiamo delle ricerche che recentemente sono riuscite a ottenere dati quantitativi sul movimento di grandi stormi di uccelli, in particolare degli storni che abitano i cieli delle nostre città. I risultati di questi studi sono stati per molti versi sorprendenti, dimostrando che gran parte delle teorie esistenti si sostenevano su ipotesi false. In particolare, si è scoperto che ogni singolo uccello nello stormo tiene sotto controllo e interagisce con un numero molto piccolo di suoi vicini, circa sette. Eppure, in uno stormo di varie migliaia di individui, questa semplice regola di interagire con soli sette vicini garantisce una perfetta coesione del gruppo, e una risposta collettiva in grado di reagire con rapidità e successo l'attacco di un predatore.

Andrea Cavagna, laureato in fisica a Milano nel 1994, ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Fisica Teorica a Roma, alla Sapienza, nel 1998. Successivamente è stato Postdoctoral Fellow al Dipartimento di Fisica Teorica dell'Univerisità di Oxford e al Dipartmento di Fisica dell'Università di Manchester. Dal 2002 è tornato a Roma, dove svolge le sue ricerche all'Istituto Sistemi Complessi (ISC) del CNR,ed è associato al Dipartimento di Fisica dell'Università di Roma La Sapienza. Le sue ricerche in Fisica Teorica si concentrano sulla meccanica statistica dai sistemi disordinati. Dal 2005 si occupa di comportamento collettivo animale, cercando di applicare alcune delle tecniche di meccanica statistica sviluppate in fisica allo studio diquesti sistemi biologici. È autore di circa 50 articoli su riviste internazionali con piu' di 1000 citazioni.

Enrico Alleva, laurea in Scienze biologiche con Montalenti presso La Sapienza, Roma, perfezionamento presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e in stage specialistici sia in Italia che all'estero. Consigli scientifici: Stazione zoologica di Napoli, Istituto della Enciclopedia Italiana, Agenzia Spaziale Italiana, Dipartimento CNR Scienze della vita, Commissione Antartide. Socio corrispondente dell'Accademia nazionale dei Lincei e della Accademia Medica di Roma e dell'Accademia delle scienze di Bologna. Premio G.B. Grassi dell'Accademia dei Lincei e la Medaglia Anokin dell'Accademia russa delle Scienze mediche. Dal 1990 dirige il Reparto di Neuroscienze comportamentali all'Istituto Superiore di Sanità di Roma. Da agosto 2011 è il Presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli.