Nel luglio 1861, lItalia adottò il metro come unità di misura. Una scelta che consentì di sviluppare una mappatura geologica del Paese, strumento di unidentità fisica oltre che politica. La mostra muove perciò dal territorio, con particolare riguardo alla formazione dello Stival, attraverso levoluzione degli standard di misura, che hanno permesso di creare un linguaggio condiviso per comunicare il dato scientifico. In questa mostra, marcatamente hands-on, ricca di carte storiche e fotografie, si esplorano ad esempio i meridiani di riferimento su appositi mappamondi, ma si gioca anche con le proprieta' aritmetiche, geometriche ed algebriche del numero 150, mediante giochi interattivi e modelli in legno. La visita si articola quindi sulla questione della connettività, ossia della nascita e della crescita di una rete di collegamenti capace di coprire fisicamente le distanze che separano luoghi distanti dell'Italia. Prendendo come elemento di riferimento il trasporto su rotaia, possiamo raccontare questa evoluzione utilizzando strumenti decisamente matematici: la rappresentazione astratta dei grafi duali, resa più comprensibile da modelli tridimensionali in legno, manipolabili. È così evidente come, in questi 150 anni, la rete ferroviaria abbia ovviamente accresciuto la sua importanza e complessità. Per completare i festeggiamenti del metro, è infine ospite il progetto internazionale Globo Local per la liberazione dei mappamondi, recentemente insignito di una medaglia dal Presidente della Repubblica: per comprendere i fusi orari, ma anche per ripensare la propria posizione sul globo terrestre.
A cura di
Università Roma Tre - Laboratorio www.formulas.it
In collaborazione con
Università Roma Tre - Dipartimento di Matematica; Dipartimento di Scienze Geologiche e Facoltà di Architettura , Servizio di Polizia provinciale e Protezione civile della Provincia di Roma, Progetto Internazionale Globo Local