Il 14 aprile 1991 la petroliera Haven si inabbissò definitivamente nella rada di Genova, causando il riversamento di migliaia di tonnellate di greggio nel mare antistante la città. A 20 anni di distanza, lincidente è ricordato da uninstallazione site specific ideata da Maria Rebecca Ballestra. La giovane artista ligure si trova a giocare con un materiale appena nato, sviluppato grazie alle ultime ricerche dellIstituto Italiano di Tecnologia sui materiali porosi nanostrutturati. Si tratta di una nuova spugna, un materiale che potrebbe essere impiegato per catturare gli idrocarburi dispersi in acqua in incidenti simili a quelli della Haven. Siamo così spinti a riflettere e a immaginare il ruolo della tecnologia nellarginare i danni dei disastri ambientali provocati dall'uomo. Ad ospitare lopera multimediale è il Genoa Port Center, in occasione del Festival della Scienza 2011. La città accoglie in questo modo una nuova opera multimediale legata al tema dell'inquinamento dei mari e della salvaguardia dell'ambiente, sposando così una delle missioni della Fondazione Muvita, partner del progetto e gestore operativo del centro espositivo. Unultima curiosità: a dare il titolo allinstallazione Theres a plenty of room at the bottom è la frase con cui nel 1959 lo scienziato americano Richard Feynman diede un fondamentale impulso alle ricerche nanotecnologiche.
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Genoa Port Center