Cosa hanno in comune un fungo porcino e uno scarabeo stercorario? Da cosè composta quella strana polvere sulle ali delle farfalle? E come fa una chiocciola a triturare i vegetali di cui si nutre? Le risposte si trovano in una molecola chimica: la chitina, uno dei più abbondanti biopolimeri presenti in natura. Questa molecola costituisce numerose strutture nei vari gruppi di esseri viventi: lieviti, alghe, funghi, idroidi, vermi, molluschi, aracnidi e crostacei fino ad arrivare agli insetti, risalendo così la scala evolutiva. Ma dove si può trovare di preciso questo composto chimico? E quali sono le sue funzioni in natura? Per rispondere a queste ed altre domande, dovete essere pronti a indossare il camice di un chimico sui generis: il naturalista! Preparatevi a individuare dove si localizza la chitina attraverso lastre di controllo a raggi chit, a imbastire linterno di un fungo con il chitintreccio, ad avvistare meduse urticanti nellhydrowatching, a ricostruire lanatomia di crostacei, insetti e ragni con lartropuzzle (senza dimenticarsi zampe in giro!) e a far volare la mosaichitina sulle ali delle farfalle.
Era il 1811 quando il chimico e farmacista francese Henri Braconnot scopriva la chitina. A duecento anni dalla sua scoperta e nellAnno Internazionale della Chimica, questa molecola svela i suoi segreti attraverso curiosità, ricostruzioni e attività in laboratorio diversificate per fasce detà, diventando il filo conduttore per reinterpretare il mondo naturale e i suoi processi evolutivi in modo insolito e divertente, in compagnia dei suoi protagonisti.
A cura di
Giovanni Distefano e Francesca Spotorno