Un tessuto a prova di bomba. Questa è la soluzione per la sicurezza del trasporto aereo ideata nel corso di FLY-BAG (www.fly-bag.net), un progetto coordinato dall’azienda genovese D’Appolonia e finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Settimo Programma Quadro. I partner del progetto, provenienti da sei diversi paesi europei, hanno sviluppato e testato un contenitore per bagagli di nuova generazione, capace di resistere all’esplosione di un ordigno di media grandezza nascosto nella stiva di un aeroplano. Dopo il disastro aereo di Lockerbie avvenuto il 21 dicembre 1988 nel quale morirono 270 persone, e dopo i recenti attacchi terroristici con pacchi bomba nascosti fra i bagagli in stiva, le richieste per gli standard di sicurezza sono aumentate. FLY-BAG, grazie all’utilizzo di materiali tessili innovativi e compositi avanzati, ha raggiunto una combinazione efficace di leggerezza e resistenza alle esplosioni. FLY-BAG è costruito con tessuti speciali contenenti nanoparticelle che aumentano la propria rigidità in seguito a forti urti come quelli generati da uno scoppio. Il tessuto del sacco antibomba si compone inoltre di strati di materiali compositi, disposti come in un sandwich, capaci di assorbire l’energia dell’esplosione e di trasferirla al sacco esterno. Lo strato finale è stato progettato per contenere al suo interno la pressione generata dall’esplosione ed evitare che frammenti scagliati ad altissima velocità colpiscano la struttura della fusoliera dell’aeroplano distruggendola. FLY-BAGdimostra che, grazie a idee innovative, la ricerca finanziata può trasformarsi in un importante strumento per creare opportunità di business. Un evento... col botto, per toccare con mano e capire il funzionamento di uno dei prototipi FLY-BAG!

D'Appolonia S.p.A

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