Ridere fa bene, anche alla scienza. In un saggio sul ruolo dellimmaginazione nella scienza, Gerald Holton ha mostrato che diversi scienziati compresi i nostri Fermi e Galileo hanno concepito le loro teorie servendosi oltre che degli esperimenti e del rigore logico, anche di tre forme diverse di immaginazione, da lui classificate come iconica, metaforica e tematica. Al suo elenco originale, tuttavia, è possibile aggiungere unulteriore forma di immaginazione scientifica, che per la sua inclinazione a contemplare paradossi, contraddizioni e ambiguità (ma anche salti logici, slittamenti contestuali, processi circolari e meccanismi autoreferenziali) potremmo definire, senza alcuna esitazione, "umoristica". A questa immaginazione, non meno importante e diffusa delle precedenti, anzi particolarmente attiva nelle fasi di rivoluzione paradigmatica, appartengono molte scoperte scientifiche fondamentali: latomo di Rutherford-Bohr ne è un esempio evidente. Come lo sono, per motivi diversi, anche alcuni importanti risultati di Galileo, Einstein, Bohr e altri ancora. Tutto ciò viene messo in luce in una discussione che mostra come lo humor aiuta la scienza. Utilizzando una prospettiva epistemologica interdisciplinare, scienze cognitive, arte, cinema e filosofia sono intrecciate per illustrare (con immagini, brani video, giochi logico-linguistici e test interattivi) questa paradossale forma di immaginazione scientifica.
Biografie
Luca Umena, laureato in Matematica e in Filosofia, per diversi anni ha insegnato Fisica Generale alla facoltà di Ingegneria di Perugia. Ha pubblicato numerosi articoli e saggi di epistemologia, intelligenza artificiale e filosofia della mente. Da sempre interessato allidentità umana nella sua totalità, sta lavorando a un testo che indaga i rapporti esistenti tra arte, scienza, umorismo e filosofia.
Note
Per cause indipendenti dalla nostra volontà l'evento è stato spostato presso il Teatro della Tosse