In occasione della Giornata Mondiale del Cinema d'Animazione, decretata dall'UNESCO, Guido Manuli, uno dei maestri dell'animazione italiana, presenta il suo lungometraggio L'eroe dei due mondi. La descrizione delle tecniche utilizzate nel film si intreccia al racconto di aneddoti e storie legate alla sua lunga esperienza nel campo dell'animazione. Al termine della conferenza, spente le luci, in sala ci si immerge subito nella proiezione. Manuli è uno dei migliori cartoonist italiani: con la sua carriera è riuscito infatti dimostrare che esiste una scuola di animazione italiana, capace di ritagliare una sua identità su un piano diverso rispetto agli zuccheri disneyani o alle semplificazioni giapponesi. Tra umorismo ed epicità, con personaggi secondari azzeccati (tra cui una fantastica Anita), il film scorre in maniera esemplare, merito anche di una tecnica molto personale. Manuli, dopo avere affrontato cortometraggi e spot commerciali, dimostra la sua abilità anche sul ben più difficile terreno del lungometraggio, sul quale molti altri animatori sono fragorosamente caduti.
Biografie
Guido Manuli (Cervia, 1939) terminato il liceo scientifico, inizia lattività lavorativa a Milano, come illustratore. Il passaggio al cinema danimazione avviene nel 1961 quando inizia a collaborare con Bruno Bozzetto, nella neonata azienda di via Melchiorre Gioia, ricoprendo varie funzioni, fra cui quella di animatore, disegnatore, regista e direttore artistico. Per la Bruno Bozzetto Film ha lavorato a sei lungometraggi animati. Nel 1991 vince un David di Donatello, per la migliore sceneggiatura con Maurizio Nichetti per il film Volere volare. Nel 1995 dirige L'eroe dei due mondi. Con Maga animation studio e Rai fiction ha completato nel 2007 la serie in full CGI 3D, Acqua in bocca. Firma numerosi cortometraggi tra i quali: Opera Striptease, Fantabiblical, Countdown, S.O.S,Jay DuckErection, Solo un bacio, Incubus, Trailer, Più uno meno uno, Istruzioni per l'uso, Casting, Loading.
A cura di
Matteo e Attilio Valenti, Associazione Festival della Scienza, CNR-Promozione Sviluppo Collaborazioni
Note