Un futuro eco-sostenibile è davvero possibile? Un tema fortemente attuale e complesso, che tiene conto di questioni energetiche, funzionali ed economiche e su cui la ricerca è impegnata su molti fronti, a sostegno dello sviluppo industriale e sociale e delle politiche nazionali e internazionali. L’obiettivo è sviluppare soluzioni efficienti ed efficaci, nel rispetto dell’ambiente, per noi e per le future generazioni. L’Università di Bologna in collaborazione con Larco-Icos (Consorzio Ricos) è impegnata in un progetto di ricerca che ha partecipato all’Expo di Shangai 2010, con l’obiettivo di realizzare un materiale innovativo con particolari caratteristiche di funzionalità e sicurezza: un isolante che mantenga le stesse caratteristiche di quelli attualmente disponibili in commercio, utilizzando un prodotto di scarto dell’industria cartaria (il ligninsolfonato). Sviluppare una linea di isolanti di questo tipo, a minore impatto ambientale rispetto a quelli sintetici attualmente in uso, consentirà notevoli vantaggi in termini di risparmio economico ed energetico, attraverso il riciclo dei rifiuti, l’uso di fibre vegetali e quindi il risparmio di materie prime, ma anche in termini di sicurezza per l’uomo, grazie alle caratteristiche strutturali del materiale stesso. I costituenti principali di questo nuovo prodotto, infatti, sono il ligninsolfonato (prodotto di scarto dell’industria cartiera), il TEOS (un precursore della schiuma di vetro) e un’emulsione formata da amido e olio di mais. Attraverso il processo detto SOL-GEL, si realizza una matrice di vetro liquido all’interno della quale vengono incapsulati il lignosulfonato e gli altri additivi, tra cui alcune fibre di rinforzo vegetali. Grazie all’uso di risorse a basso impatto ambientale, come prodotti naturali e prodotti potenzialmente biodegradabili, contribuiamo a costruire quel futuro sostenibile che costituisce, oggi, una priorità per tutti.

Silvia Bordoni è Professore di Chimica Inorganica all’Università di Bologna presso la Facoltà di Chimica Industriale. Ha preso il PhD nel 1990 nella stessa Università. Ha trascorso un anno all’Università di Liverpool (UK) e ha sempre avuto la Chimica Metallorganica come principale interesse. Il progetto attuale ha partecipato alla mostra Italia degli Innovatori presentata all’Expo di Shangai 2010.

Alma Mater Studiorum - Università di Bologna , Associazione Festival della Scienza

Virginia Leo, Università di Bologna - Facoltà di Chimica Industriale - Dipartimento di Chimica Fisica e Inorganica, Larco-Icos - Laboratorio di Trasferimento Tecnologico nell’Ambito delle Costruzioni - appartenente al consorzio Ricos