Un ambizioso progetto scientifico... o l'unoptanio?
Nellanno del suo centenario, presentiamo una delle scoperte più brillanti e insolite della fisica del Ventesimo secolo: la superconduttività. Un incontro per ripercorrere la storia degli uomini che per primi hanno osservato questo fenomeno e le speranze e delusioni che lo hanno seguito. Per mezzo secolo, dopo la sua scoperta, si sono infatti inseguiti nuovi superconduttori e accumulati nuovi dati sperimentali. Poi è arrivata la teoria fenomenologica dei fisici russi Vitaly Ginzburg e Lev Landau. Non essendo ancora chiara lorigine microscopica di questo fenomeno quantistico, la teoria permise di sistematizzare e predire molte delle proprietà di questi materiali. Nel 1957, tre scienziati americani, J.Bardeen, L. Cooper e R.Schriffer, osservarono e descrissero la natura microscopica della superconduttività. E subito questa nuova fase di ricerca spazzò via la precedente, portando a sviluppare le prime applicazioni pratiche. Per lapertura di un nuovo scenario in questo campo di indagine bisogna aspettare altri trenta anni: è il 1986 quando i ricercatori svizzeri Alex Muller e George Bednortz scoprirono una nuova classe di superconduttori, detti "di secondo tipo", dalle proprietà eccezionali, capaci di spalancare le porte a nuove applicazioni tecnologiche. Andrey Varlamov ci parla, da protagonista, della strada accidentata che ha portato alla scoperta della superconduttività e degli uomini che ne hanno fatto la storia.
Biografie
Andrei Varlamov è un fisico specialista delle bassissime temperature, allievo di Abrikosov della scuola di Mosca. Ha lasciato la cattedra che ricopriva all'Istituto dei metalli e delle leghe di Mosca, diventando Primo Ricercatore alla sezione dell'Istituto di Fisica della Materia di Roma-Tor Vergata. Varlamov è stato vice-direttore, per la parte fisica, della rivista «Kvant», quando la dirigeva Osipian. È membro corrispondente dell'Istituto Lombardo Accademia di Scienza e Lettere. I suoi campi di interesse sono la superconduttività, la teoria dei metalli, la teoria delle transizioni di fase e la nanofisica. Da sempre si interessa di divulgazione e didattica. È autore di Fisica, che meraviglia, pubblicato in italiano dalla Goliardica Pavese.
A cura di
Associazione Festival della Scienza, CNR - SPIN - Istituto superconduttori materiali innovativi e dispositivi