Un ricco parterre di specialisti si concentra sui successi recenti della ricerca nel campo dell'intelligenza artificiale, e sulle nuove sfide che ci attendono. Preceduto dal dialogo di sabato 22 ottobre, Economie e istituzioni basate sulla conoscenza: il caso del MIT quest’incontro fa seguito alle conversazioni iniziate a maggio durante il MIT150 Symposium: Brains, Minds and Machines. Dopo 50 anni, le ricerche hanno portato ad applicazioni notevoli come Deep Blue, Google search, Kinect, Shazam, Watson e MobilEye: tutti questi sistemi sono più "bravi" di noi uomini in un certo ambito ben definito, ma nessuno tra questi può essere definito intelligente. Ci sarà mai spazio per una vera intelligenza artificiale? Esploriamo qui il presente e il futuro immediato di queste cosiddette macchine intelligenti, presentando alcune delle sfide da affrontare nella nostra comprensione del cervello e dell'intelligenza. Immaginando che queste discussioni possano portare a un nuovo approccio interdisciplinare che unisca l'informatica, le scienze cognitive, le neuroscienze e le scienze sociali, per cercare una macchina intelligente che arrivi persino a farci capire meglio noi stessi.

Tomaso A. Poggio è Eugene McDermott Professor nel dipartimento di Brain & Cognitive Sciences all'MIT, menbro del Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory e del McGovern Institute. È membro onorario del Neuroscience Research Program, della American Academy of Arts and Sciences, Founding Fellow di AAAI e membro fondatore del McGovern Institute for Brain Research.

Matt Ridley dopo gli studi in zoologia, è diventato giornalista e scrittore, autore di numerosi libri di divulgazione scientifica. È stato il primo direttore dell'International centre for Life, un parco scientifico dedicato alle scienze della vita nella regione di Newcastle, Gran Bretagna.

Amnon Shashua insegna computer science alla Hebrew University di Gerusalemme. Ha ottenuto il Ph.D. al MIT nel 1993, lavorando sulla visione computazionale presso il laboratorio di Intelligenza Artificiale, dove è stato pioniere nel campo della ricerca della visione artificiale. Per i suoi contributi all'industria, ha ricevuto nel 2004 il Kaye Innovation Award dalla Hebrew University.

Alessandro Verri, docente di Computer Science presso l'Università di Genova, si occupa prevalentemente di metodi analitici per teorie dell'apprendimento, algoritmi biomedici e metodi computazionali per elaborare l'informazione visiva a due e tre dimensioni.

Roberto Cingolani, da dicembre 2005 è Direttore Scientifico dell’IIT (Istituto Italiano di Tecnologia) di Genova. È autore e co-autore di circa 580 pubblicazioni su riviste internazionali e ha al suo attivo circa 30 brevetti. L’attività di ricerca che ha condotto negli anni riguardano le proprietà strutturali, ottiche e elettroniche di nanostrutture quantiche di semiconduttori, le nanotecnologie molecolari per fotonica plastica, OLED e dispositivi di elettronica plastica, le bio-nanotecnologie e la nanochimica.

Emilio Bizzi è Professore di neurofisiologia presso il Department of Brain and Cognitive Sciences del MIT e direttore dell'European BRain Research Institute di Roma. È laureato in medicina e nelle sue ricerche si è occupato soprattutto di come il cervello controlla il movimento.

Nikos Logothetis è Direttore del Dipartimento di Fisiologia dei processi cognitivi presso il Max Planck Institute for Biological Cybernetics di Tubinga.

Kobi Richter è fondatore, Presidente e Chief Technical Officer di Medinol.

Organizzato dal Massachusetts Institute of Technology in collaborazione con l'Istituto Italiano di Tecnologia