Probabilmente a molti di voi sarà capitato di gettare negli scarichi domestici l’olio appena usato per la frittura. Ogni anno, infatti, nelle case italiane si producono circa 160 milioni di kg di olio vegetale esausto, buona parte del quale va a finire giù dal nostro lavandino. Grazie alle nuove tecnologie, un rifiuto così inquinante può oggi però diventare una vera e propria fonte di ricchezza. Da un litro di olio vegetale esausto è infatti possibile produrre la stessa quantità di biocarburante, ottenendo un combustibile a basso impatto ambientale.
Quindi: con la frittura, energia sicura! Proprio questo è il nome del laboratorio con cui presentiamo qui il progetto LIFE+: Innovative model of Private - Public - Partnership for the Improvement of REcoverable waste COLLection. Lo scopo? Incentivare  la raccolta differenziata dell’olio esausto alimentare, coinvolgendo le famiglie e le scuole (il progetto si svolge ad esempio in collaborazione con gli istituti scolastici del comune di Genova e Savona). Si vuole così creare un modello innovativo di collaborazione tra la Pubblica Amministrazione e i soggetti privati, valutando l'efficacia della raccolta non solo per evitare l’inquinamento ambientale, ma anche in relazione alla possibilità di riutilizzo. L’olio esausto può infatti essere trasformato in prodotti di nuovo pregio, come ad esempio biocarburante e glicerina, e una adeguata cultura della gestione dei rifiuti è alla base dello sviluppo di questa nuova economia verde.

Anna Maria Cardinale, dipartimento di Chimica e Chimica
Industriale dell'Università degli studi di Genova.

Pinuccia Montanari, Assessore all'ambiente del Comune di
Genova.

Isabella Sorgini, Assessore alla promozione sociale e alla
pubblica istruzione del Comune di Savona.

Giancarlo Onnis, Laboratorio Territoriale per l'Educazione
Ambientale del Comune di Savona.

Università di Genova - Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale

Dp Lubrificanti S.r.l – Comune di Savona – ATA S.p.A.- Sige S.r.l.- Oleificio Fratelli Carli S.p.A. e Also S.r.l.nell’ambito del progetto europeo Life “P.P.P.4I.RE.COLL (Innovative model of Private – Public – Partnership for the Improvement of REcoverable waste COLLection )“.