Pensate se potessimo costruire macchine meccaniche talmente piccole da manipolare le singole molecole di un essere vivente. Nel 1959, il Premio Nobel Richard Feynman accennò per la prima volta alla possibilità di costruire macchine allultimo livello della miniaturizzazione: quello molecolare. Questa ipotesi, qualche anno dopo, diventò il plot perfetto per un film di fantascienza. Oggi invece costituisce una delle sfide più stimolanti nel campo della nanotecnologia. Grazie ai progressi della chimica, della fisica e della biologia, è ora possibile progettare e sintetizzare molecole e supermolecole, capaci di funzionare come veri e propri motori. Anche se luso pratico di questi sistemi appare un obiettivo ancora lontano, il loro sviluppo apre nuove prospettive e promette di rivoluzionare settori fondamentali come la medicina e le tecnologie informatiche. Abbandoniamo la fantascienza
qui si tratta del futuro della ricerca!
Biografie
Alberto Credi (Bologna, 1970) è Professore Associato di Chimica Generale ed Inorganica allUniversità di Bologna ed è specializzato in fotochimica e chimica supramolecolare. Il principale obiettivo della sua ricerca, per la quale ha ricevuto diversi premi in Italia e allestero, è lo sviluppo di dispositivi e macchine di dimensioni nanometriche. È autore di tre libri e di quasi duecento articoli su giornali scientifici, ed è da sempre impegnato nella divulgazione delle scienze chimiche.
A cura di
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna , Associazione Festival della Scienza
In collaborazione con
Università di Bologna - Dipartimento di Chimica G. Ciamician