Robotica e bioingegneria si fondono insieme, alle nuove frontiere della ricerca: nasce così la biorobotica. Usata soprattutto per sviluppare robot in campo medico, questa nuova disciplina ha un profilo dai profondi connotati interdisciplinari. Allarga il proprio ambito culturale e applicativo verso numerosi settori dell’ingegneria, verso le scienze di base e applicate (in particolare la medicina, le neuroscienze, la biologia), non dimenticandosi di abbracciare  discipline umanistiche fondamentali come la filosofia, l’etica e la sociologia. Qui impariamo a conoscere la biorobotica secondo due diverse prospettive. La biorobotica è prima di tutto una scienza, che serve a generare nuove scoperte e quindi nuova conoscenza, contribuendo così al progresso scientifico e a una migliore conoscenza del funzionamento dei sistemi biologici. La biorobotica è tuttavia anche un’ingegneria, utilizzata cioè per inventare e generare nuova tecnologia con beneficio della salute delle persone e della società tutta. Un esempio? I robot biomedici e biomorfi che, al servizio dell’uomo, ne possono migliorare condizione fisica e qualità della vita.