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Conferenza

Approfondimento

150 anni di opere idriche: il caso di Genova

Dall'antico acquedotto al ciclo integrato
Giorgio Temporelli , Michele Pittaluga
Dal concetto di "acqua potabile", così come è cambiato nel corso della storia, e dalla situazione dell’approvvigionamento idrico della città di Genova, partiamo in un viaggio nell’ultimo secolo "idrico" e mezzo. Incontriamo così i due acquedotti privati Nicolay e De Ferrari Galliera, che, quasi pionieristicamente, alimentarono per primi i rubinetti di Genova, rendendo di fatto possibile lo sviluppo collinare della città. Intrecciati sono quindi gli eventi storici e sociali che portarono all’evoluzione del sistema idrico genovese, dall’antico acquedotto all’attuale ciclo integrato, dove il rubinetto di casa non è più il punto d’arrivo del sistema, bensì la tappa di un percorso che avvia l’acqua alla rete di smaltimento, negli impianti di depurazione, e infine in mare.

Biografie

Giorgio Temporelli, fisico, svolge attività di ricerca in collaborazione con Fondazione AMGA, con particolare interesse per gli sviluppi tecnologici riguardanti il trattamento delle acque primarie. È autore di pubblicazioni e ha partecipato a convegni su tematiche inerenti le risorse idriche.

Michele Pittaluga, architetto, da anni insegue oggetti, documenti, memorie attinenti alla storia del gas e dell’acqua a Genova. È curatore del Museo dell'Acqua e del Gas ospitato nei locali della Fondazione Amga nell'area genovese di Gavette.

 

Con il supporto di

IrideFondazione AMGA

Versione stampabile

150 anni di opere idriche: il caso di Genova
Da 16 anni
il 28 ottobre, dalle 18:00 alle 19:00
Centro Congressi IREN
Via Serra 3r
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Ingresso: gratuito