Festival della Scienza

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Festival 2.0: La scienza comunica su Facebook, Twitter e iPad. E strizza l’occhio alle nuove tecnologie

Festiva uguale community , dunque. E infatti, la kermesse è protagonista su tutti i più popolari social network: oltre ad un’approfondita voce che le dedica l’enciclopedia libera Wikipedia , che ne ripercorre in dettaglio la storia dal 2003 ad oggi, è infatti titolare di un canale YouTube che raccoglie oltre 40 video dei momenti più spettacolari delle varie edizioni, e di una pagina Facebook che piace a più di 2.500 persone. Dove consultare il programma in tempo reale, ma soprattutto, condividere. E consigliare agli amici.
Ma la vera rivoluzione, quest’anno si chiama FestivalScienzaLive (www.festivalscienzalive.it): grazie al contributo di Telecom Italia, founding partner del Festival, fa capolino sulla home page del sito del Festival, ed è una vera e propria piattaforma interattiva multicanale con dirette, interviste e backstage. FestivalScienzaLive segue in diretta alcune conferenze della manifestazione da Palazzo Ducale, tramite un’equipe di cameraman, redattori e blogger. Le dirette confluiscono in un palinsesto giornaliero insieme alle interviste ai relatori e ai video contestuali (backstage).
FestivalScienzaLive, quindi, trasmette in diretta durante tutti i giorni del Festival (dalle 10 alle 19) e gli utenti possono interagire con commenti e con la chat live. Durante la diretta si può seguire l’evento in tempo reale e vedere i commenti dei blogger presenti. Infine, vengono proposte delle “tag” di approfondimento con relative definizioni.
Non poteva mancare, poi, un’applicazione anche per iPhone e iPad: la App Festival della Scienza 2010 – Orizzonti . Programma, appuntamenti, video e interviste arrivano dunque direttamente sul telefonino. In questa direzione vanno anche i progetti realizzati in collaborazione con il Campus Città Digitale del Comune di Genova : una mappa interattiva del Festival che permette di pianificare la propria visita creando e salvando percorsi personalizzati tra le location. E c’è anche la tecnologia QR-Code . Ovvero, quei piccoli simboli da fotografare nei luoghi della kermesse per avere informazioni immediate sull’evento.
Orizzonti tecnologici , d’altronde, promette uno dei sei percorsi. E infatti tra le iniziative della kermesse si impara a conoscere nuove macchine, costruite non solo per assolvere nuovi compiti, ma per inventare un nuovo tipo di efficienza: per rispondere alle questioni energetiche, per riconquistare un rapporto più equilibrato con il nostro Pianeta, per garantire un progresso sostenibile.
Una tecnologia tutt’altro che fredda e distante che ha i colori caldi e le magie prospettiche Giotto in 3D. Esperienza virtuale tra i personaggi delle storie francescane , installazione a cura di CNR, Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali e Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione, al Museo di Sant’Agostino. O che riesce a coinvolgere corpo e mente, come nell’avventura interattiva (e collettiva) La consapevolezza delle ombre , l’installazione a Palazzo della Borsa che arriva dal National Museum of Emerging Science and Innovation di Tokyo.
E poi c’è la tecnologia sostenibile, quella di Alla scoperta del clima , la mostra al Muvita in viale Marconi che guida i visitatori dentro la grande macchina dei cambiamenti climatici, delle varie fonti di energia, dei temi del risparmio e dell'efficienza energetica. Fino alla città verde e silenziosa Elettri-città , nella mostra curata da Ansaldo Sistemi Industriali: che spiega come non sia un’utopia immaginare una città alimentata dall’eolico, dal solare e dalle biomasse.
Anche il calcio, poi, può essere hi-tech: e infatti proprio della tecnologia applicata a questo sport tratta la mostra Alta tecnologia e calcio a cura del CNR al Galata Museo del Mare: perché un modo scientifico e insindacabile per segnalare goal fantasma e fuorigioco esiste. Tema di forte attualità, quello su sicurezza e telefonini: che viene affrontato ai Magazzini dell’Abbondanza con iCareMobile. Un sistema di controllo e protezione per telefoni cellulari , a cura del CNR di Pisa. E ruota tutto intorno all’idea: può il telefonino da potenzialmente pericoloso diventare uno strumento per proteggere i minori?
Genova, dunque, si pone come capitale della scienza nel Mediterraneo: ma oltre alle merci, la Superba potrà essere anche crocevia di scambi tecnologici? Se ne parlerà venerdì 5 novembre alle 10 durante il dibattito Genova: un ponte sul Mediterraneo per l’innovazione e la tecnologia , a Palazzo Tursi. E a questo proposito, sarà fondamentale per il futuro una alta formazione imprenditoriale: verte intorno a questo il Progetto Mediterraneo , incontro con Giovanni Gambardella alle 15 di mercoledì 3 novembre all’Informagiovani. Infine, proprio alla nascita di nuove imprese sarà dedicato il premio della prima Start Cup Cnr – il Sole 24 Ore , giovedì 4 novembre alle 10 a Palazzo Ducale. Perché l’orizzonte della tecnologia non può che essere varcato dalle nuove generazioni.