Festival della Scienza

Contenuti del sito

Contenuto della pagina - Torna su


Conferenza

Lectio Magistralis

I metamateriali ottici: lenti e schermi perfetti

Ritrovati di ultima generazione che giocano con la luce
John Pendry, Introduttore: Mario Rocca
Negli ultimi dieci anni sono stati costruiti artificialmente materiali con proprietà ottiche controintuitive: i metamateriali. Essi presentano tratti inusuali e sorprendenti, permettendo applicazioni rivoluzionarie. Qualche esempio? Grazie a queste ricerche si possono costruire delle lenti "perfette", che fra le loro speciali caratteristiche mostrano un indice di rifrazione piccolissimo, o addirittura negativo. Questa particolarità può far sì che le lenti non siano più limitate, in termini di prestazioni, dalla lunghezza d'onda della luce. E i mantelli dell’invisibilità? Un altro dei ritrovati resi possibili dai metamateriali: in questo caso la luce aggira letteralmente l'oggetto nascosto dal mantello, permettendo di vedere ciò che si trova oltre l'oggetto stesso. Sfruttando le risonanze di plasma di superficie di materiali nanostrutturati si possono costruire invece circuiti elettronici su scala nanoscopica, basati su luce e plasmoni. Cosa si nasconde dietro a queste fantascientifiche applicazioni tecnologiche? Non certo supereroi che fanno sfoggio dei propri poteri: è il progresso della ricerca a rendere tutto questo possibile e, grazie ai nostri esperti, chiunque può coglierne le idee ispiratrici. Pronti a fare gli acrobati della luce?

Biografie

John Pendry è un fisico, e si occupa in particolare di materia condensata. Lavora al Blanckett Laboratory, dell’Imperial College di Londra dal 1981. Ha iniziato la sua carriera presso il Cavendish Laboratory, a Cambridge, seguiti da sei anni presso il Daresbury Laboratory dove ha diretto il gruppo di Teoretica. Le sue ricerche si sono lungamente incentrate sull’elettronica e sulle proprietà strutturali delle superfici, fino a sviluppare la teoria della diffrazione di elettroni a bassa energia e della struttura elettronica della superficie. Nel 1992 la sua attenzione si è spostata sui materiali fotonici e in collaborazione con gli scienziati della The Marconi Company ha creato una serie di “metamateriali” con delle proprietà completamente nuove e non esistenti in natura, capaci di guadagnare le loro proprietà dalla struttura piuttosto che dalla composizione chimica. 

Mario Rocca si laurea in fisica presso l'universita' degli studi di Genova nel dicembre 1981 con una tesi sull'interazione gas-superficie. Doctor Rerum Naturae presso la Technische Hochschule di Aachen (Germania) nel giugno 1985 con una tesi sullo studio sperimentale della dinamica vibrazionale di superficie. Dal 1984 è membro del Dipartimento di Fisica dell'Università di Genova, di cui è stato vicedirettore dal 2002 al 2005. Dal 2001 è Professore Ordinario in Struttura della Materia. E' responsabile italiano per il master internazionale Erasmus Mundus in chimicofisica SERP chem sulla chimica indotta da superfici, radiazioni e fotoni. Nel 2007 ha scoperto il plasmone acustico di superficie.

 

Versione stampabile

I metamateriali ottici: lenti e schermi perfetti
Da 16 anni
il 31 ottobre, alle 15:30
Palazzo Ducale Sala del Minor Consiglio
Piazza Matteotti, 9
Visualizza sulla mappa
 
Ingresso: Biglietti Festival
Prenotazione: consigliata