Festival della Scienza

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Conferenza

Lectio Magistralis

Davvero abbiamo bisogno di vedere per fare esperienza del mondo?

Come il cervello diventa consapevole di un mondo che non ha mai visto
Pietro Pietrini
Fin dai tempi antichi al senso della vista è stato attribuito un ruolo prioritario nella vita della persona. Non a caso in greco antico il verbo "sapere" corrispondeva all'aoristo del verbo "vedere" e cioè "ho visto e quindi so". Consideriamo anche comuni espressioni idiomatiche, quali "vedere di buon occhio" oppure "non vedere l'ora di", presenti nella nostra e in altre lingue. Allo stesso tempo, ben un terzo della corteccia cerebrale nell’uomo e nei primati non umani è dedicato alle funzioni visive. Ma abbiamo davvero bisogno della vista per conoscere il mondo che ci circonda e per capire gli altri? Esiste un senso del bello che prescinde dall'esperienza visiva? Che impatto ha la mancanza della vista sullo sviluppo dei meccanismi cerebrali che sottendono la percezione, la vita emotiva e l'interazione sociale? Lo studio di chi non ha mai visto ci porta ad aprire gli occhi su come il cervello umano sviluppi la sua mirabile architettura funzionale indipendentemente dall’esperienza visiva.

Biografie

Pietro Pietrini si è laureato in Medicina e Chirurgia a Pisa come Allievo Interno della Scuola Superiore Sant’Anna, presso la quale ha conseguito anche il Diploma di Perfezionamento in Neuroscienze. Si è specializzato in Psichiatria sempre all’Università di Pisa. Per oltre dieci anni ha lavorato presso i National Institutes of Health (NIH) di Bethesda, Maryland (USA), dedicandosi allo studio delle basi cerebrali delle funzioni mentali nell’uomo in condizioni di salute e in presenza di disturbi psichiatrici. Dal 2000 è Professore Ordinario di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa. Autore di oltre centocinquanta pubblicazioni scientifiche, Pietrini è considerato uno dei massimi esperti a livello internazionale dello studio in vivo delle basi metaboliche delle funzioni mentali e per questo nel 2006 è stato eletto Presidente del Comitato Scientifico della Human Brain Mapping Organization, la più importante organizzazione internazionale per lo studio del cervello umano. Le sue ricerche hanno aperto nuove prospettive nella comprensione dell’architettura funzionale cerebrale che sottende la rappresentazione mentale del mondo esterno e la vita emotiva. Dal 2007 ricopre la carica di Direttore del Dipartimento di Medicina di Laboratorio e Diagnostica Molecolare e Project Manager per i Laboratori dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana. Da alcuni anni ha scelto di vivere sul mare a Viareggio, città che ama molto.

In collaborazione con

Raffaello Cortina editore
 

Versione stampabile

Davvero abbiamo bisogno di vedere per fare esperienza del mondo?
Da 16 anni
il 1 novembre, alle 16:00
Galata Museo del Mare Auditorium
Calata De Mari, 1
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Ingresso: Biglietti Festival
Prenotazione: consigliata